Calvignano: Interessante è il complesso della Chiesa di San Carlo. Venne ricostruita nel 1844 sui resti dell’antico edificio sacro, insieme alla Casa parrocchiale e al cimitero. Nel 1860 furono aggiunti ai lati anche il Municipio e la scuola. Questi edifici con pianta speculare e la Chiesa formano la pianta a U che delinea la piazza e lo spazio pubblico principale di Calvignano. La Chiesa di San Carlo è in stile neoclassico ed ha una singola navata. Il municipio è stato recentemente restaurato e presenta all’interno ambienti eleganti.

Canneto Pavese: La chiesa dei Santi Marcellino, Pietro ed Erasmo. L’edificio, del XVIII secolo, venne eretto tra gli anni 1742 e 1826, al posto dell’antica Chiesa del XIV secolo ormai non più adatta a contenere i fedeli. A coronamento dell’opera mancava il campanile, la cui costruzione iniziata nel 1847 venne terminata nel 1854. Al suo interno si possono ammirare pregevoli opere d’arte e l’organo dell’800 opera dei Lingiardi di Pavia.

Canneto Pavese: L’antica chiesa di Monteveneroso dedicata a San Siro. Al suo interno presenta pregevoli opere d’arte. Da non perdere è una visita al Pozzo di Sant’Antonio nella frazione Monteveneroso, eretto in valle Malaspina nel 1511. Da vedere è il Murales del Maestro Pietro Delfitto in località Camponoce, con sei riquadri che rappresentano le fasi di lavorazione della vite. Voluto per onorare tutti i viticoltori dell’Oltrepò Pavese.

Castana: La Chiesa parrocchiale di Sant’Andrea Apostolo probabilmente costruita prima del 1000 dai monaci di San Colombano di Bobbio. Originariamente a un’unica navata, venne ampliata con la costruzione delle due navate laterali tra il 1840 e il 1850. La facciata della chiesa così ingrandita è compiuta agli inizi del 1900. All’interno della chiesa c’è un pregevole organo realizzato dai fratelli Serassi di Bergamo, notissimi esponenti della scuola organaria lombarda. Degno di ammirazione tra i quadri esposti, è quello della “Deposizione” del 1700 e l’altro di maggior pregio, del XVII secolo, raffigurante San Carlo Borromeo. Si possono osservare anche altre pregevoli opere d’arte sacra.

Cigognola: Nel 1623 papa Urbano VII, su espressa richiesta dei Visconti Scaramuzza, erse la chiesa di San Bernardo Abate, posta a breve distanza dal muro fortificato del castello; si presume che esistesse già nel secolo XIV durante il dominio dei nobili Sannazzaro. La chiesa conserva al suo interno pregevoli opere d’arte come la pala ad olio dell’altare della Beata Vergine della Cintura, raffigurante la Vergine con angeli e santi, opera del secolo XVIII.

Codevilla: Nella frazione di Pontazzo, sorge l’Oratorio della Beata Vergine. La chiesa compare menzionata in un documento del 1299. La sua origine è più antica. Al suo interno si può ammirare il prezioso ciclo degli affreschi dell’abside databili al XIV secolo. Nei pressi di Pontazzo, si possono osservare le spettacolari calanche naturali immerse in un ambiente naturale unico.

Golferenzo: La suggestiva chiesa di San Nicola di Bari. Dal sagrato il panorama verso la pianura è spettacolare. L’insieme di questa Chiesa è piuttosto bello ed elegante; si innalza sopra una leggiadra piazza circondata tutta intorno da un muro di cinta, che influisce a migliorare l’aspetto del luogo ed a dare maggiore risalto dell’edificio. Al suo interno si possono ammirare notevoli opere d’arte sacra.

Lirio: La parrocchiale di San Paolo è la ricostruzione seicentesca di un precedente tempietto portante lo stesso titolo. Al suo interno si possono ammirare delle pregevoli opere d’arte sacra.

Montalto Pavese: Interessante è la chiesa parrocchiale del XVI secolo dedicata a Sant’Antonino. Al suo interno si possono ammirare varie pregevoli opere d’arte.

Presso la Costa del Vento la cappelletta della Madonnina è meta di numerosi turisti e appassionati di parapendio. Si gode di un panorama unico verso la pianura e verso gli appennini che disegnano la conformazione del territorio.

Montebello della battaglia: La chiesa dei Santi Gervasio e Protasio e il monastero di Montebello hanno avuto il controllo benedettino fino al 1484, anno dell’arrivo dei Girolamini. Oggi il Palazzo Dal Pozzo, ex convento, è di proprietà privata. Il monastero subì delle ricostruzioni che furono concluse nel 1666. Nel 1668 iniziò la riedificazione della nuova Chiesa grazie all’ impegno dell’Abate montebellese Floriano Marcellini, Generale dell’ordine dei Girolamini. L’inaugurazione ufficiale avvenne nel 1675. Al suo interno si possono notare importanti arredi sacri e opere d’arte di rilievo.

Montescano: Interessante è il Santuario della Madonna di Caravaggio, recente costruzione del 1941. La Parrocchiale subì, nel 1983, un radicale restauro conservativo. Semplice nella forma è il longilineo campanile. All’interno si possono ammirare le belle opere d’arte sacra dell’artista alessandrino Vignoli.

Montù Beccaria: Nel centro storico del borgo la splendida Chiesa che fu eretta in Parrocchia sotto il titolo di San Michele Arcangelo nell’agosto del 1303 da Bonifacio VIII, per volontà del conte Manfredi Beccaria. Nel 1638 la chiesa di San Michele assunse il titolo di arcipretale. Nella chiesa parrocchiale di San Michele era istituita la confraternita dei disciplinati. All’interno si possono ammirare notevoli opere d’arte sacra.

Mornico Losana: A Mornico è possibile ammirare la Chiesa parrocchiale dedicata ai santi Cosma e Damiano dove è conservato un dipinto del XVI secolo in cui è raffigurata la Madonna con Bambino tra S. Giuseppe e S. Rocco col cane. L’abside raccoglie un altare in marmi policromi. Il retrostante coro è invece datato 1700. Lungo tutta la fascia alta del presbiterio una serie di lunette raccontano stralci di vita quotidiana del Santo Luigi Orione nella sua prima colonia agricola fondata a Mornico Losana. Di pregevole esecuzione infine è un mobile settecentesco posto in sacrestia.

Oliva Gessi: La chiesa parrocchiale è dedicata a San Martino Vescovo, edificata intorno al mille e riedificata nel XVII secolo. Al suo interno si trovano tre interessanti dipinti tardo seicenteschi, la statua lignea della Beata Vergine del XVIII secolo e la statua di San Luigi Versiglia. Di fronte alla porta della chiesa è stata eretta la “Salita dei Martiri” in onore dei Santi salesiani Luigi Versiglia e di Callisto Caravario.

Pietra De’ Giorgi: La Chiesa Parrocchiale di S. Maria Assunta in Castagnara fu costruita a partire dal 1295, su ordine di Meteliano Massimo Orsini a seguito della miracolosa guarigione del suo unico figlio, avvenuta dopo l’apparizione della Beata Vergine nel bosco di castagni che si trovava nel punto dove sorge ora la chiesa. All’interno si trovano pregevoli affreschi di Rodolfo Gambini.

Nelle vicinanze della Chiesa è possibile osservare l’Oratorio della Beata Vergine Addolorata edificato nel XVII secolo, utilizzato come chiesa ausiliaria, per contenere il gran numero di fedeli e come ossario. Sul finire degli anni settanta l’Oratorio è stato restaurato anche se non è stato possibile recuperare la stupenda volta di ricordo bizantino.

Redavalle: Attorno al 1560 la pieve di San Martino fu abbandonata e l’arciprete prese dimora presso la chiesa dei Santi Rocco e Martino a Redavalle. La chiesa è ubicata nel centro storico, ampliata all’inizio del XVIII secolo su progetto dell’architetto Veneroni, fino all’attuale fabbrica, magistralmente restaurata nell’ultimo decennio del secolo scorso. Al suo interno sono presenti notevoli opere d’arte e lo splendido organo con balconata riccamente decorata in oro e stucchi. Costruita su pianta longitudinale, l’interno rappresenta la tipica concezione barocca dove lo spazio viene rappresentato come un unicum e dove la luce assume un ruolo fondamentale.

San Damiano del Colle: Da visitare è la Chiesa parrocchiale dedicata ai Santi Cosma e Damiano. Fu eretta nel 1658. Al suo interno si possono ammirare varie pregevoli opere d’arte. Nel 1820 la parrocchia di San Damiano al Colle contava famiglie 195, persone 823 di cui anime da comunione 643, cresimati 714, cresimandi 119.

Nella frazione di Villa Marone, presso la chiesa ottocentesca di San Carlo Borromeo si trova l’interessante rappresentazione della Grotta della Madonna di Lourdes, visitata da numerosi pellegrini e turisti.

Santa Giuletta: Nel nucleo più antico della frazione Castello, sorge l’antica chiesa parrocchiale dedicata alla martire Santa Giulitta. E’ stata più volte ampliata e ristrutturata con un campanile a forma di torre merlata. Giulitta era una nobildonna cristiana e per questo subì il martirio col proprio figlio nel 304 a Tarso, nella Cilicia, durante le persecuzioni di Diocleziano. La devozione alla Santa fu portata in Italia da coloni o soldati romani. All’interno della chiesa si possono ammirare pregevoli opere d’arte religiosa.

Santa Maria della Versa: La Chiesa di Santa Maria del Carmine a Soriasco fa parte di un complesso monumentale composto oltre che dalla chiesa, dal campanile e dalla canonica. L’aula è ad una navata di tre arcate con profonde cappelle laterali, con transetto e presbiterio con abside rettangolare. All’interno si possono ammirare pregevoli opere d’arte. Nei pressi della chiesa è situato l’antico Palazzo Favarelli, edificato nel XIX secolo tutt’ora proprietà privata.

Il Comune deve il suo nome all’immagine della Madonna Annunziata, ora restaurata e custodita nella Chiesa Parrocchiale, venerata dagli abitanti sin dal 1300. La tradizione narra che tale immagine sia stata artefice di un miracolo. Nel 1639 fu decisa la costruzione dell’attuale Chiesa Parrocchiale dedicata al Santissimo Nome di Maria Vergine. La chiesa è un Santuario Mariano citato in diverse e prestigiose pubblicazioni dedicate al turismo religioso. La chiesa al suo interno conserva pregevoli opere d’arte sacra.

Stradella: Da visitare la basilica di San Marcello in Montalino edificata alla fine del 1100, importante monumento d’impronta romanica. Da notare sono le absidi con i tipici archetti. Al suo interno conserva la struttura originaria. Si possono ammirare anche lacerti degli antichi affreschi che la adornavano.

La seicentesca parrocchiale è dedicata ai Santi Nabore e Felice. Al suo interno presenta notevoli opere d’arte sacra.

Torrazza Coste: La Chiesa di Sant’Antonino è la più antica del territorio e di tutta la Diocesi di Tortona. Il primo nucleo abitativo dell’antica frazione è databile al VII secolo. La chiesa è dedicata a S. Antonino, soldato romano, che subì il martirio il 4 luglio dell’anno 304 d. C. La primitiva chiesa pericolante venne abbattuta e parte del materiale fu adoperato per la costruzione della nuova in varie fasi, portata a termine nel 1584. La chiesa è in stile romanico e a una sola navata. Notevoli sono gli arredi sacri presenti al suo interno. Nella sacrestia è posta una stele funeraria del 1245.

Torricella Verzate: Nel 1511 già esisteva la Chiesa di Santa Maria. Il Santuario della Passione fu iniziato nel 1764 e ultimato nel 1770. La nuova Chiesa sorge dunque sull’area occupata dall’antico impianto fortificato; è senza fondamenta poiché edificata sulla viva pietra, così come le 14 stazioni della Via Crucis, ultimate nel 1781. Il Santuario ha la forma di una croce greca. Dall’ingresso principale, si nota la ricchezza dei fregi e l’altare principale in marmo. L’organo fu costruito dai rinomati fratelli Lingiardi. Notevoli sono le varie opere artistiche che adornano l’interno. A lato del presbiterio si trova un locale trasformato di recente, in una piccola cappella d’adorazione.

All’esterno del Santuario sono collocate le stazioni della Via Crucis che riproducono le vicende della Passione di N. S. Gesù Cristo. Le cappelle sono disposte con simmetria e contengono statue a grandezza naturale, oltre a bassorilievi e dipinti. Tra la decima e l’undicesima stazione della Via Crucis, si collocava l’antico cimitero o lazzaretto. Oggi questo ambiente ospita il memoriale dei caduti sul lavoro

Rocca De’ Giorgi: La sagoma del campanile della chiesa di San Michele Arcangelo risalta, già a un primo sguardo, sul circostante panorama di verdeggianti colline. Dai documenti ritrovati, risultava già esistente nel XII secolo; nel corso dei secoli ha subito numerosi rimaneggiamenti, fino ad assumere la sua forma attuale. La piccola chiesa a unica navata, ora è in fase di restauro.

Zenevredo: Da visitare è la chiesa di San Vincenzo è databile alla metà del Settecento, ma conserva tracce dell’antico complesso nella parte posteriore del presbiterio e della sacrestia, dove la tessitura muraria in pietra locale e mattoni è riconducibile alla precedente costruzione romanica. La facciata è stata rifatta nel 1871 ed oggi si presenta tripartita da cornici ed ornata da riquadri, termina in un frontone triangolare. Il portale è sormontato da un medaglione di ispirazione tardo barocca. Al suo interno sono conservate varie delle pregevoli opere d’arte sacra.