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A Montebello si trovava un insediamento romano, probabilmente una villa dipendente dalla vicina città di Clastidium (Casteggio). Nell’alto medioevo vi fu fondato un monastero benedettino dedicato ai santi Gervasio e Protasio, attorno al quale si andò formando il paese, che assunse presto notevole importanza. Nel 1164 fu assegnato da Federico I alla città di Pavia. Nel 1175 gli eserciti della Lega Lombarda e di Federico si stavano per scontrare nei pressi di Montebello, ma si addivenne ad un momentaneo armistizio (pace di Montebello) che rinviava il confronto all’anno dopo (Battaglia di Legnano). Nel XIV secolo cominciò a prevalere la signoria dei Beccaria di Pavia, che nel 1469 ottennero il titolo di Conti di Montebello. La contea di Montebello comprendeva anche Verretto, Castelletto Po, Cantalupo e Regalia presso Bressana Bottarone, Torre del Monte (fraz. di Borgo Priolo) e Barisonzo (fraz. di Torrazza Coste). Nel XVI secolo, nel Monastero di Montebello ai Benedettini si sostituirono i padri Gerolamini; il monastero fu soppresso nel 1782.Sul territorio comunale sono state combattute due storiche battaglie che hanno consegnato Montebello ai libri di storia. La prima napoleonica, avvenuta il 9 giugno 1800 , ricordata sull’Arco di Trionfo di Parigi; i francesi guidati dal Generale Jean Lannes, futuro Duca di Montebello, vincono gli Austriaci del Generale Ott. La rosa Duchesse di Montebello ci ricorda ancora oggi quei giorni.La seconda, risorgimentale, del 20 maggio 1859. La cavalleria piemontese guidata dal Colonnello De Sonnaz e la fanteria francese guidata dal Generale Forey sconfiggono gli Austriaci del Generale Urban.A celebrazione della Vittoria veniva costituito con Regio Decreto del 25 agosto 1859 l’8° Reggimento LANCIERI DI MONTEBELLO. Unico caso in Italia di Reggimento il cui nome è legato a un fatto d’armi.Reggimento di Cavalleria della Capitale dal 1950, si compone di un comando di reggimento, uno squadrone di supporto logistico un gruppo squadroni blindato, pedina operativa dell’unità ed un gruppo squadroni a cavallo impiegato nei servizi di scorta e d’onore.A perenne ricordo della prima Vittoria della seconda guerra di indipendenza italiana il 21 gennaio 1958, con Decreto del Presidente della Repubblica Giovanni Gronchi Il Comune riceveva l’attuale denominazione.

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