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L’antico villaggio da cui in tempi remoti ebbe origine Codevilla fu costruito in epoca romana lungo una delle due strade che collegavano Dertona (l’odierna Tortona) a Clastidium (Casteggio). Chiamato anticamente Lutae, se ne trova citazione già nel 482. Lutae si trovava presso l’attuale cascina San Martino, e quindi in posizione distaccata rispetto alla Codevilla dei giorni nostri; fu costruito a ridosso di una rocchetta fortificata e dotata di mura, la quale fungeva probabilmente da avamposto del castello di Mondondone. Lutae e la sua fortezza furono distrutte dallo Svevo durante la sua quarta discesa in Italia, unitamente a tutti gli altri luoghi fortificati posti nelle vicinanze della traditrice Voghera. I superstiti dell’antico borgo furono probabilmente i fondatori dell’odierna Codevilla. Il nome stesso richiamerebbe appunto lo spostamento del centro abitato in una zona geograficamente superiore a quella dove sorgeva in precedenza; si può desumere come l’espressione “in cò dla vila” o Caput Villae nella forma ufficiale latinizzata possa aver dato luogo al nome di Codevilla. A sostegno di questa tesi troviamo un documento della fine del XII secolo che cita come visibile da poco fuori le mura di Voghera “la già sorta borgata di Codevilla”. È questa la prima volta che compare tale nome. Passò nel 1358 nel feudo di Mondondone. Con il passaggio ai Savoia avvenuto nel 1743 in seguito al trattato di Worms, il feudo di Mondondone fu trasformato in comune sotto la provincia di Voghera; nel 1814 la sede comunale venne spostata presso Codevilla, nel frattempo divenuto centro più sviluppato ed importante.

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